Dicono di noi

“Ho insegnato agli Americani a cucinare”. La “missione” di Annalisa Pompeo negli States

UN’INTERVISTA AD UNA SICILIANA SPECIALE.

Per raccontare la protagonista di oggi, molto cara a “I Viaggi di Cicerone”, aprirò con una frase di Mark Twain che, secondo me, la descrive perfettamente: “Tra vent’anni non sarete delusi delle cose che avrete fatto, ma di quelle che non avrete fatto. Allora levate l’ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite“. Questo potrebbe essere il motto di Annalisa Pompeo che ho, spesso, definito “Wonder Woman” e oggi, pure, “Amazzone” dei nostri tempi che, con una dolce caparbietà, un sorriso che nasconde una forza sovrumana, una maternità che le si legge in volto e nell’amore con cui accoglie le nuove avventure, riesce a raggiungere sempre le sue mete. Potrei aggiungere che è la perfetta testimonial del nostro webmagazine perché è una viaggiatrice inside che esporta la Sicilia e le sue bontà, come in questo ultimo viaggio negli States, un altro suo luogo del cuore, oltre  Favara, la sua isola felice, in cui, nel 2013, è nata GoSicily, una meravigliosa e operosa realtà che si può definire in tre parole: cook, eat ed explore.

Ma per chi ancora non lo sapesse, cosa propone Gosicily? Corsi di cucina siciliana a turisti che vogliono vivere da indigeni un’esperienza unica fatta di sapori, tradizione, comunità e Annalisa, da “Maestra” nell’arte della cucina, ha creato vari laboratori, tra cui quello del cavatello, la pasta tipica agrigentina fatta con farina di grano duro siciliano o con farina di tumminia; i biscotti fatti con olio extravergine di oliva, e non con burro. Annalisa ama deliziare i suoi fortunati ospiti, anche, con i feddri cu ll’ova, una squisita frittata di pane raffermo, con la cubaita, torrone di mandorle del Commissario Montalbano, di cui Sciascia scriveva: “Ci vuole il martello a romperla” e con il famoso agnello pasquale, specialità favarese che, ormai, non più soltanto un dolce di Pasqua, è fatto di pasta reale e pasta di pistacchi.

Insomma, Annalisa fa penetrare i turisti nella sicilianità più bella che esporta ogni anno, nel mese di gennaio, negli States in cui, ormai, è attesa come una vera star dei fornelli, quale d’altronde è, per insegnare e far gustare le prelibatezze della nostra terra, amata dagli dèi e, a volte, profanata dagli uomini. Gli amici d’oltreoceano, grazie a questa meravigliosa giovane e appassionata donna, si sono sentiti dal 31 gennaio, e per quasi un mese visto che ritornerà in Sicilia il 20 febbraio, più siculi che mai e stregati dalla nostra terra.

Dopo la prima settimana a New York city, Annalisa ha fatto un tour che ha avuto sempre il sold out e in cui ha incontrato tanti nuovi amici che l’hanno emozionata, come i bimbi della scuola di Lynda Bottone Pepe che hanno imparato, giocando, a fare i cavatelli e i cannoli o le tante associazioni di wine e food lovers che hanno definito l’esperienza di fare la pasta con lei, gioiosa e coinvolgente. Annalisa è stata, anche, ospite in diverse scuole di cucina per dare lezioni teoriche e, soprattutto, pratiche, sui cavatelli con i broccoli, sulle sfingi, sul pesto di pistacchio, sui peperoni ripieni e con ingredienti tutti rigorosamente siciliani. Eventi di grande successo che devono farci ricordare quanto siano importanti le piccole realtà per l’economia e l’immagine della nostra isola.

Annalisa dal 21 febbraio vi aspetta di nuovo nel suo quartier generale di Favara per coccolarvi e farvi innamorare della sua cucina.
Forza Annalisa e Viva GoSicily.

Articolo pubblicato da I Viaggi di Cicerone, grazie mille per le bellissime parole!
(link all’articolo originale)

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