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Sfingi siciliane (frittelle dolci). Ricetta con foto

Le sfingi, sono un dolce fritto, tipico della cucina siciliana. Anche se considerato un dolce povero, in quanto fatto soltanto da acqua, farina e lievito, le sfingi sono state ufficialmente inserite nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole. 

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“Morbido come  una sfingia” è  generalmente l’espressione che un siciliano usa, quando vuole indicare un qualcosa di  estremamente soffice.

l nome sfingia” infattideriva dal latino “spongia”, o dall’arabo “isfanǧ”, ovvero “spugna”, proprio per l’aspetto tipico di queste frittelle, dalla forma circolare imperfetta e morbide come una spugna.

L’origine di questo dolce, è antichissima, tanto che compare nella Bibbia e nel Corano. In ogni caso ci porta indietro nel tempo, tra i pani dolci, fritti nell’olio, tipici della cucina araba e persiana

Si dice, secondo una vecchia tradizione, che nei tempi passati, la sfingia veniva preparata dalla suocera per la nuora per cercare di “addolcire” i rapporti tra le due, tipicamente parecchio difficili e ostili a causa della gelosia delle due donne nei confronti, rispettivamente, del figlio e del marito.

Anche se un piatto semplice e di facile realizzazione, esistono diverse ricette in Sicilia per preparare le sfingi. C’è chi usa aggiungere al tradizionale impasto, delle patate bollite, altri invece, una volta fritte nell’olio, usano farcirle con ricotta zuccherata o cioccolato.

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Ecco la ricetta delle sfingi goSicily, fedelissima alla tradizione siciliana. 

Ingredienti:

1 kg di farina di grano duro 

acqua tiepida q.b. (per un chilo di farina, circa 700 grammi di acqua)

1 cubetto di lievito per pane

olio per friggere q.b.

cannella q.b.

-zucchero semolato q.b.

Esecuzione:

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In un contenitore dai bordi alti, per esempio una pentola, inserite la farina setacciata. Create una conca per adagiarvi il lievito, sciolto in poca acqua tiepida. Iniziate ad impastare, prendendo sempre più farina. Aggiungete acqua tiepida fino a quando non otterrete un impasto morbido, quasi sul liquido, ma non troppo. Accertatevi che non ci siano grumi e coprite la pentola con un coperchio. Avvolgete il contenitore con una coperta leggera o con un pile e lasciate riposare per circa un’ora.

Trascorso il tempo, necessario a fare aumentare di volume l’impasto, scaldate in un pentolino o in una padella dai bordi alti, l’olio e portate quasi ad ebollizione (vi regolerete in base alla temperatura).

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A questo punto, prelevate dal contenitore, una cucchiaiata abbondante di impasto e versatelo delicatamente nell’olio. 

Attendete qualche minuto e girate il dolce, per farlo cuocere da entrambi i lati.

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Una volta dorata, togliete la sfingia dall’olio, fatela scolare in carta assorbente e mentre ancora calda, passatela in una ciotola con zucchero e cannella.

Servire ancora tiepide. Buon appetito.

Consiglio: Se rimangono delle sfingi (cosa improbabile), potete riporle in un contenitore con chiusura ermetica per qualche giorno.

Annalisa Pompeo

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